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(Kenia)

LABORATORIO ATTIVITA’ INTERCULTURALI ERICKSON

Storie e percorsi

 “Grazie ad uno scambio fortuito di scarpe due bambine appartenenti a culture diverse possono, per un giorno, vivere l’una la vita dell’altra. In questo modo hanno l’opportunità di rendersi conto delle difficoltà che si incontrano ma anche degli aspetti positivi, riuscendo a trovare numerosi punti in comune tra loro stesse e le loro vite.”

  La struttura del libro Come anticipato, il libro è suddiviso in due parti: la prima, racchiude dieci storie che rimandano a Paesi e culture del mondo (Kenia, Marocco, Russia, Albania, la popolazione dei Rom, Palestina, Pakistan, Cina, Filippine e Brasile); la seconda raccoglie tutta una serie di attività pratiche (giochi motori, di ruolo, linguistici e sul concetto d’identità, attività sui diritti dei bambini, per la realizzazione di piccoli oggetti, per conoscere cibi, usi, costumi e tradizioni, schede da colorare, curiosità, poesie e filastrocche) da associare alle singole storie o da usare come attività trasversali nella didattica interculturale.

 Queste narrazioni permettono, seppure a bambini molto piccoli, di mettersi nei panni, anzi nelle scarpe, di un altro, aiutandoli a guardare le cose da un punto di vista diverso – attraverso aspetti di vita quotidiana si rintracciano “somiglianze e fili comuni” tra culture apparentemente molto diverse. Racconta di una società multiculturale dove la convivenza appare naturale. Si frequentano le stesse scuole, si condividono le stesse fantasie, si affrontano problemi prendendosi per mano.

Il libro è rivolto principalmente agli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria, ma si rivolge anche a quei genitori che abbiano voglia di raccontare ai propri figli delle storie diverse, reali, di vita quotidiana, storie di tutti i giorni. È pensato per tutti coloro che abbiano voglia di guardarsi intorno per scoprire l’altro, per capirlo, per aiutarlo ad affrontare le difficoltà. Siamo tutti su una grande «palla» sospesa nell’universo, un suo piccolo movimento genera terremoti, maremoti, eruzioni, cataclismi. Dovrebbe essere sufficiente a renderci tutti uniti per coccolarla, la nostra terra, la nostra casa. Uniti sotto un’unica bandiera: quella dell’essere umano.