Giulia insegnava storia e letteratura in una scuola media e godeva di un’ottima reputazione come insegnante.
Gli studenti la amavano, i genitori facevano richiesta per iscrivere i propri figli nella sua classe, la Preside la considerava uno dei migliori docenti.
Giovane e brillante, Giulia, secondo le previsioni, avrebbe dovuto avere una carriera lunga e ricca di soddisfazioni.
Invece, quest’anno Giulia ha deciso di dimettersi. La sua decisione è stata uno shock per tutti, alcuni colleghi hanno pianto apprendendo la notizia.
Un tempo Giulia si dedicava completamente al suo lavoro perché esso le permetteva di realizzare le cose che reputava più importanti: fare qualcosa di valido nel mondo, avere un’influenza positiva sulla vita delle altre persone.
Oggi, però, non crede più ne valga la pena. Prima convogliava enormi quantità di energia e dedizione nel proprio lavoro, facendo straordinari ben oltre il senso del dovere.
Di recente si stancava anche facendo poco, il minimo indispensabile. Un tempo credeva fermamente che i suoi sforzi sarebbero stati ripagati. Così non è stato…Per Giulia cercare di dare il meglio di sè ha comportato un costo troppo elevato.
Che cosa ha provocato il deterioramento dell’impegno di Giulia nell’insegnamento? Un’ attenta analisi del suo caso rivela la presenza di sei discrepanze tra lavoro e persona:
– Sovraccarico di lavoro (fattore scatenante fin dall’inizio. Dopo le ore di insegnamento le serate ed i week end a preparare lezioni e correggere compiti e le riunioni collegiali infinite)
– Mancanza di controllo sulle politiche della scuola (aumento delle dimensioni delle classi e diminuzione delle risorse destinate all’insegnamento)
– Compenso insufficiente ( il segno più tangibile della mancanza di valore sociale per la professione dell’insegnante)
– Ingiustizia insita nel sistema (<<Perchè lavorando così sodo e facendo così tante cose ricevo così poco in cambio?>>)
– Crollo del senso di appartenenza alla comunità scolastica ( I litigi, gli scontri politici e la competitività tra gli insegnanti la facevano sentire sempre più alienata da loro)
– Conflitto di valori ( Tra i risultati che cercava di ottenere dai suoi alunni e gli “extra” che la scuola le chiedeva (es. In un Dossier richiesto dalla sua scuola per la partecipazione ad una premiazione sulle “best practices” nelle attività con i ragazzi l’aggiudicarsi il premio si è rivelato più importante delle attività stesse)
Energia, coinvolgimento, efficienza. Quando la Sindrome del Burnout inizia a manifestarsi l’impegno nei confronti del lavoro comincia a svanire, lasciando spazio al mutamento di questi tre sentimenti positivi nelle loro controparti negative. L’energia si trasforma in esaurimento, il coinvolgimento si trasforma in cinismo, l’efficienza si trasforma in inefficienza.
Parleremo di Burnout con il più autorevole esperto nazionale Vittorio Lodolo D’Oria “Dal disagio allo stress: cos’è il burnout” e approfondiremo l’argomento con:
Alberto Pellai “La fragilità della crescita: quando la fatica dei bambini è specchio e riflesso della fatica degli adulti”
Mara Durante “Aver cura di sè, rifiorire nell’altro”
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