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Oggi pomeriggio nella nostra palestra dall’aria “natural” allestita in occasione della Rassegna Letteraria per l’infanzia “Fantalibriamo” abbiamo letto un bellissimo libro illustrato:


Un delicato albo di Maria Loretta Giraldo, Nicoletta Bertelle, Il Gioco di Leggere Edizioni del 2014.

“Ascolta, il silenzio” insegna che un libro è una cosa bella, e anche molto importante. Divertente e seria al tempo stesso. Proprio come giocare. Così ha detto maestra Martina.

E proprio dopo un breve giochino animato i bambini sono stati invitati dalla maestra a chiudere gli occhi ed ascoltare il silenzio…ed anche tanti suoni della natura…ma un suono in particolare ha colpito i bambini…ma non era uno strano strumento musicale: era il suono delle Pietre Parlanti



Dall’impossibile è possibile il possibile” …. chi avrebbe mai detto che una pietra potesse avere un’anima??



Il silenzio ci ha dato l’occasione di parlare ai bambini di qualcosa di bello e profondo, di regalare loro un prezioso ricordo dell’artista sardo Pinuccio Sciola e delle sue opere.

Egli dopo un proficuo girovagare in Europa tra artisti di fama mondiale rientra nel suo paese natìo e lo trasforma in un paese-museo. 
Così nei muri delle case di San Sperate, ritinteggiati prima completamente di calce bianca, vengono dipinti giganteschi murales e nelle piazze vengono deposte varie sculture. 

Ma la sua fama maggiore la ottiene con le pietre sonore, sculture simili a grandi menhir (principalmente calcari o basalti) che risuonano una volta lucidate con le mani o con piccole rocce. 

Le proprietà sonore delle sculture sono realizzate applicando le incisioni parallele sulla roccia. Queste sculture sono capaci di generare dei suoni molto strutturati, con differenti qualità secondo la densità della pietra e l`incisione.

I suoni che si liberano dalla pietra sono suoni di acqua o di fuoco, di vetro o di metallo e perfino di voce umana che rimandano a un tempo familiare ma sconosciuto, memorie primordiali, come se le pietre raccogliessero l’intera storia dell’umanità e con un gesto gentile, la carezza dello scultore, fossero invitate a raccontarcela…e noi a raccontarla come un dono segreto ai nostri bambini…